Oltre ad essere la prima capitale d’Italia, Torino è sicuramente anche la prima capitale del reggae, ed in generale della musica in levare, della penisola.
Se nasci o decidi di vivere nella città sabauda è praticamente impossibile non essere investito, travolto, trasportato da quel tipo di sonorità. Un obolo più che piacevole da pagare.
Sul solco di questa tradizione, eccoci a presentare una nuova produzione firmata da Fabio “DubGun” Gaggianese: “Distanze Riddim”. Per DubGun si tratta di un ritorno al passato, quello della “riddim” visto che già nel 2012 si era cimentato col “Just a riddim” a coinvolgere alcuni artisti della scena “in levare”.
Ora, dopo i mesi bui (per usare un eufemismo) che abbiamo attraversato, ecco un brano che improvvisamente ci proietta alla spensieratezza, all’estate, al ballo...in una parola alla “vita”.
Matrice rocksteady per questo riddim che ha tutti gli ingredienti della bass culture miscelati nel modo corretto e che viene ulteriormente arricchito dai featuring che compongono la release.
Il connubio tra Frank Rubino (già noto alla scena per la sua militanza nei Fratelli Sberlicchio) e DubGun inizia già nel 2012 col progetto Live Remix. Ora, dopo essersi concentrati sui propri rispettivi progetti (per DubGun cito la ormai storica collaborazione con la singer torinese Nadya) tornano a collaborare insieme con questa nuova produzione.
Un riddim, come detto, ma anche version che hanno coinvolto numerosi personaggi dell’intero stivale in una sorta di “abbraccio artistico” che potesse sottolineare la voglia e la necessità di annullare proprio quelle Distanze che nell’ultimo anno e mezzo siamo stati costretti a vivere.
In rigoroso ordine di apparizione ecco quindi che dalla title version con la voce di Rubino si passa a quella di Teo Rootical, fondatore e frontman dei Rootical Foundation, una delle realtà più longeve della scena reggae italiana.
Un viaggio Milano Napoli ci porta alla version di Frankie Flow, artista legato al mondo del rap e dell’hip hop, ma che non disdegna incursioni in altri mondi musicali, come in questo caso.
Dall’altra parte del mar Tirreno in questo ipotetico viaggio c’è l’isola, Sardinia Island, rappresentata dalla voce di Sista Namely, un’autentica istituzione per chi mastica reggae in Italia. Numerose le sue collaborazioni e produzioni, attualmente con la band The Islanders.
Si ritorna in continente con Don Gocò, poliedrico cantante di origine calabrese, ma ormai romano d’adozione. Anche in questo caso siamo di fornte ad un ottimo esperimento di contaminazione di genere dal momento che Don Gocò proviene anche lui da un mondo più legato al rap e al freestyle (importanti le sue collaborazioni con Klave e Dj Double S, nonché con Funk Shui Project).
Andata e ritorno da Torino a Torino con la version di Torino Bass Culture, realtà consolidata tra i club e le danz della città della Mole.

Chiude, come è giusto che sia nelle release di riddim la strumentale curata, mixata e prodotta da DubGun.

Distanze è un antidoto, un modo di esorcizzare la vita degli ultimi mesi. L’impossibilità di viaggiare, di incontrarsi, di danzare. Il tentativo di tornare a nuova normalità in cui poter godere solo delle cose che ci fanno stare bene.
Un inno alla gioia in salsa rocksteady impreziosito dalle voci di chi in questi mesi, come tutti gli artisti underground, è stato costretto ad un faticoso e insopportabile silenzio.